Metodo d’analisi

Gli accordi MIDI si prevede che vengano suonati nelle rispettive inversioni principali; in caso contrario viene aggiunta una nota extra di basso. Per esempio, le note CEG sono interpretate come un accordo di C maggiore, ma la combinazione GCE è interpretata come un C maggiore con la nota G come basso. Se non si desidera avere alcuna interpretazione dell’inversione (cioè nessuna nota di basso aggiunta) tenere premuto Ctrl/Cmd mentre si seleziona l’opzione Crea dei simboli di accordo.

Vengono tenute in considerazione tutte le note selezionate in tutti i righi. Ogni volta che in un rigo c’è una modifica, le note vengono reinterpretate ed è aggiunto un nuovo simbolo di accordo. Ciò significa che andrebbe probabilmente evitato di avere la traccia melodica nell’Editor delle partiture quando si usa l’opzione Crea simboli di accordo, oppure si otterranno molti più accordi di quanto ci si aspetti, probabilmente anche con strane tensioni.

Oltre a quanto illustrato sopra, viene usato il valore Quantizza. Al massimo, ci sarà un nuovo accordo ad ogni posizione Quantizza.

Ci devono essere almeno tre note in una determinata posizione perché il programma le interpreti come un accordo. Inoltre, alcune combinazioni di note non hanno significato per il programma, quindi non produrranno alcun accordo.

Il metodo d’analisi non è perfetto, poiché la stessa serie di note può essere interpretata in modi diversi in base al contesto. Potrebbero rendersi necessarie alcune operazioni di editing. Se si registra la traccia solo per creare automaticamente gli accordi, suonare ogni accordo nella sua forma più semplice, nella giusta inversione ed evitando l’aggiunta di ottave, ecc.