Un esempio della relazione MIDI/partitura

Quando Nuendo memorizza la posizione di una nota MIDI, va a eseguire una misurazione in un valore assoluto, chiamato tick. Vi sono 480 tick per ogni nota da un quarto. Si osservi l’esempio seguente:

Figura: Una nota da un quarto alla fine di una misura da 4/4

La nota è sull’ultimo quarto della misura. Si supponga ora di cambiare il tempo in chiave in 3/4. Ciò accorcia la durata di una “misura” a sole tre note da 1/4 (1440 tick totali). Improvvisamente la nota da un quarto di cui sopra, si troverà nella misura successiva:

Figura: La stessa nota in 3/4

Perché avviene ciò? Dato che non si sta cambiando il dato MIDI nella traccia/parte (ciò rovinerebbe la registrazione!) cambiando il tempo in chiave, la nota rimane alla stessa posizione assoluta. Solamente che ora ogni “misura” è più corta e la nota si sposta nello spartito.

L’Editor delle partiture è quindi un “interprete” dei dati MIDI. Segue cioè le regole che vengono definite attraverso le impostazioni disponibili nelle varie finestre di dialogo, voci di menu, ecc. Questa interpretazione è di tipo “dinamico”, nel senso che si aggiorna continuamente ogni volta che cambiano i dati (le note MIDI) o le regole (impostazioni della partitura).